Concorso per Educatori di Asili Nido

educatoriAmate il mondo dei più piccoli ed avete studiato a lungo per lavorare in questo settore ma finora non è ancora arrivata la vostra occasione? Ecco oggi nuove possibilità di inserimento per aspiranti educatori che risiedono a Padova. Il comune della città padovana ha infatti indetto un concorso atto ad inserire sei nuovi educatori per asilo nido che presteranno il loro servizio a tempo indeterminato, tre con contratto part time ed altri tre, invece, con collaborazione a tempo pieno.

Ma vediamo ora quali sono i requisiti per accedere al concorso. L’età richiesta per l’ammissione dovrà essere compresa tra i 18 ed i 40 anni. Richiesti, inoltre, il possesso di diploma magistrale o di maturità nuova di Liceo Socio- Psico Pedagogico e laurea in Psicologia o Scienza della Formazione. Fondamentale, inoltre, la cittadinanza italiana, il godimento dei diritti civili, il non avere condanne pendenti sia civili che penali, non essere esclusi dall’elettorato attivo ed infine non essere stati destituiti da altro impiego presso la Pubblica Amministrazione.

All’interno del bando è inoltre richiesto il possesso di uno dei titoli di servizio tra quelli elencati e necessari per praticare la professione di educatore. Veniamo ora alla retribuzione. Questa, fissata alla categoria C1, prevede un lordo annuo di € 19.454,15 cui andranno ovviamente aggiunti gli assegni garantiti per legge, ove riconosciuti i requisiti per richiederli, l’indennità di comparto e la tredicesima mensilità.

Tutti gli interessati in possesso dei requisiti sopra elencati potranno prendere visione del bando ufficiale sul sito del Comune di Padova ed inviare la propria candidatura in carta semplice secondo quanto previsto dal regolamento ed attraverso una delle tre modalità previste dal concorso ovverosia con una mail PEC all’indirizzo comune.padova@cert.legalmail.it, a mezzo raccomandata al Comune di Padova, Settore Risorse Umane, via Municipio n. 1 – 35122 – Padova oppure consegnando il materiale richiesto a mano presso l’ufficio Protocollo Generale del Comune padovano.

Foto: mondolavoro.it

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